MIUCCIA PRADA E IL RESTAURO DELLA VILLA DI RONG ZHAI A SHANGHAI Una dimora storica nel cuore della c
- Admin
- 5 nov 2017
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Metti una delle più belle residenze di Shanghai, con un giardino in stile occidentale e metti Miuccia Prada e Patrizio Bertelli: nasce così il progetto di Prada Rong Zhai, che trasforma una dimora del 1918 in uno spazio flessibile per attività culturali.
In questo caso si tratta di una villa progettata in origine per la famiglia di Yung Tsoong-King – famoso magnate, noto ai tempi come “Il re della farina cinese” – ma l’approccio è lo stesso che Prada aveva già applicato nei restauri di luoghi iconici come Galleria Vittorio Emanuele II a Milano e Ca’ Corner della Regina a Venezia: valorizzazione della tradizione artigianale del luogo e collaborazione tra architetti (nello specifico Roberto Baciocchi, che ha supervisionato il restauro) e maestranze, locali e italiane.
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Foto: Agostino Osio
Foto: Agostino Osio
“Prada ha sempre tratto ispirazione dall’architettura” spiegano Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, “In particolare, la Cina — il paese e la percezione che gli europei ne hanno — ha sempre occupato un posto di rilievo nell’immaginario di Prada. Con l’espansione delle svariate attività culturali attraverso l’azienda e la Fondazione Prada, abbiamo ricercato opportunità di ampliare le nostre esplorazioni in campo architettonico e in altri ambiti artistici in Cina. È stato questo imperativo che ci ha portato a Rong Zhai, residenza storica capace di manifestare adeguatamente il nostro impegno costante per la cultura cinese e per il dialogo sino-europeo.”
Foto: Agostino Osio
Foto: Agostino Osio
Nasce così un progetto che vuole essere una sintesi culturale internazionale, un dialogo tra Milano e Shanghai, tra la moda e l’architettura, tra la storia e il contemporaneo, che evita la pretenziosità di sfarzo in favore della valorizzazione della delicata finezza di materiali e processi. Per questo in Prada Rong Zhai, lo spazio non è stato quasi ammobiliato, ma appare come un bellissimo vuoto che si presta a immaginare mostre, presentazioni e altre forme di scambio che onorino l’idea del magnate cinese di “ereditare il meglio dalla generazione precedente e regalare il meglio a quella successiva”.
L’inaugurazione è avvenuta in occasione della settimana della moda di Shanghai, durante la quale ha sfilato la collezione Prada Resort 2018 e si è svolta una cena dell’élite cinese : per un momento, è sembrato di rivivere gli anni della belle époque, quando Shanghai era una vivace città portuale dedita alla creatività e al commercio, con le strade piene di enclave di espatriati e di un contingente decisamente visionario di artisti, sarti, intellettuali, banchieri e imprenditori.
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di Carlotta Marelli / 3 Novembre 2017
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